Varicocele Pelvico
Il varicocele pelvico è caratterizzato da dilatazione e
perdita di tono dei plessi venosi periuterini e ovarici. L'insufficienza venosa
può evolvere determinando la formazione di varici vulvari, perineali e degli
arti inferiori.
La sintomatologia, che configura la cosiddetta Sindrome da
Congestione Pelvica (SCP), è caratterizzata da forti dolori pelvici che possono
aumentare di intensità in concomitanza del ciclo mestruale, dei rapporti
sessuali ed in rapporto alla postura eretta. E' caratteristico un aumento dei
dolori gravativi e del senso di peso dopo qualche tempo che la paziente ha
iniziato la deambulazione, si attenuano invece quando la paziente rimane a
letto; si hanno inoltre alterazioni del flusso mestruale, perdite leucorroiche
e leucoxantorroiche. A questi sintomi principali possono aggiungersene altri
come dolori coccigei, dolori sacro-lombari e disturbi della minzione.
Le cause possono essere fibromi uterini, cisti ovariche,
flogosi utero-annessiale, ma soprattutto la retroversoflessione uterina che,
causa l'angolatura dei tronchi venosi, ostacola il circolo refluo e favorisce
lo stabilirsi di varicosità nei plessi uterini ed ovarici; i processi
infiammatori favoriscono la comparsa del varicocele per i fenomeni congestizi
con conseguente compressione dei vasi. In circa il 40% dei casi si ha
difficoltà ad avere normali rapporti sessuali (dispareunia), nel 15% dei casi
si ha dismenorrea, nel 60% dei casi si hanno varici nella parte inferiore della
vagina, della vulva e degli arti inferiori.
La diagnosi si avvale delle tecniche di immaging:
Ecocolor-Doppler Transvaginale, TAC, RMN. In modo particolare l'ecocolor-Doppler
permette di documentare la dilatazione e l'incontinenza delle vene uterine ed
ovariche.
E' opportuno un ricordo dell'anatomia delle vene ovariche ed iliache interne che sono quelle interessate dal varicocele: le vene ovariche sono riunite in un plesso pampiniforme che a destra si immette direttamente nella vena cava inferiore, a sinistra si immette nella vena renale sinistra che a sua volta drena nella vena cava inferiore; le vene iliache interne, invece, insieme alle vene iliache esterne si immettono nelle vene iliache comuni; le vene iliache comuni, destra e sinistra, sono i due vasi dalla cui convergenza, nella regione pelvica, origina la vena cava inferiore.